Un tempo Pratolongone che dal mulì dei pilù arrivava al ponte dell’Isola, in questa grande area di proprietà della famiglia Zamara nel Settecento si insediò una conceria di pellami, acquistata nel 1820 dal commerciante milanese Davide Speckel e, dopo la morte di costui, da Francesco Nulli.
Un tempo Pratolongone che dal mulì dei pilù arrivava al ponte dell’Isola, in questa grande area di proprietà della famiglia Zamara nel Settecento si insediò una conceria di pellami, acquistata nel 1820 dal commerciante milanese Davide Speckel e, dopo la morte di costui, da Francesco Nulli.
Per circa mezzo secolo, la conceria Nulli si caratterizzò per una fiorente attività, grazie anche alla meccanizzazione della produzione fino a quando, nel 1922, condizionata dagli eventi bellici con la riduzione di manodopera e della produzione, dovette chiudere.
Verso la fine degli anni Novanta il Comune acquisì tutta l’area per farvi un grande parco pubblico.
Per circa mezzo secolo, la conceria Nulli si caratterizzò per una fiorente attività, grazie anche alla meccanizzazione della produzione fino a quando, nel 1922, condizionata dagli eventi bellici con la riduzione di manodopera e della produzione, dovette chiudere.
Verso la fine degli anni Novanta il Comune acquisì tutta l’area per farvi un grande parco pubblico.
Oggi l’ex Pratolongone è un bellissimo parco in centro, che si snoda lungo il fiume Oglio, con percorsi pedonali, un percorso vita, attrezzature per esercizi all’aria aperta, area recintata per i cani, campo da beach volley e chiosco ristoro, in cui talvolta sono praticati corsi e manifestazioni estive.
Oggi l’ex Pratolongone è un bellissimo parco in centro, che si snoda lungo il fiume Oglio, con percorsi pedonali, un percorso vita, attrezzature per esercizi all’aria aperta, area recintata per i cani, campo da beach volley e chiosco ristoro, in cui talvolta sono praticati corsi e manifestazioni estive.
