Natura
Villa Lanfranchi
Palazzolo sull'Oglio
Via Giuseppe Zanardelli, 81

Tra le antiche dimore residenziali, piuttosto significativa è Villa Lanfranchi, che, acquistata dal Comune negli anni Settanta, ospitò la Biblioteca Civica dal 1972 al 2006.

Presenta un’architettura in stile Liberty caratterizzata da una grande incisività grafica nei motivi lineari dei prospetti e da un’attenta scelta dei materiali per le decorazioni, prevalentemente di tipo geometrico, collocate soprattutto a coronamento delle aperture e nella fascia del sottotetto. Nel suo insieme, lo stile risulta sobrio ed elegante, con balconate e balaustre riccamente ornate.

Tra le antiche dimore residenziali, piuttosto significativa è Villa Lanfranchi, che, acquistata dal Comune negli anni Settanta, ospitò la Biblioteca Civica dal 1972 al 2006.

Presenta un’architettura in stile Liberty caratterizzata da una grande incisività grafica nei motivi lineari dei prospetti e da un’attenta scelta dei materiali per le decorazioni, prevalentemente di tipo geometrico, collocate soprattutto a coronamento delle aperture e nella fascia del sottotetto. Nel suo insieme, lo stile risulta sobrio ed elegante, con balconate e balaustre riccamente ornate.

Anche negli interni vi sono palesi richiami al Liberty, con soffitti decorati e contornati da fregi, pavimenti in parquet posato a disegno, serramenti in legno con portali lavorati con motivi geometrici e una imponente scala centrale con pregiato corrimano in legno.

Dal punto di vista tecnologico, nella Villa sono presenti finestre con apertura a vasistas e un sistema di riscaldamento che, all’epoca, risultavano decisamente innovativi.

Attualmente la Villa è sede del fondo antico “G.U. Lanfranchi”, donato dall’imprenditore alla città nel 1966, che è costituito da più di settemila volumi stampati tra il 1471 e la metà del ‘900, oltre che da un piccolo gruppo di manoscritti.

Anche negli interni vi sono palesi richiami al Liberty, con soffitti decorati e contornati da fregi, pavimenti in parquet posato a disegno, serramenti in legno con portali lavorati con motivi geometrici e una imponente scala centrale con pregiato corrimano in legno.

Dal punto di vista tecnologico, nella Villa sono presenti finestre con apertura a vasistas e un sistema di riscaldamento che, all’epoca, risultavano decisamente innovativi.

Attualmente la Villa è sede del fondo antico “G.U. Lanfranchi”, donato dall’imprenditore alla città nel 1966, che è costituito da più di settemila volumi stampati tra il 1471 e la metà del ‘900, oltre che da un piccolo gruppo di manoscritti.

Si tratta di una raccolta di carattere generale: racchiude opere letterarie italiane e straniere, testi giuridici, dissertazioni filosofiche, libri scientifici, di storia, d’arte, d’archeologia, di viaggi spesso riccamente illustrati e con legature antiche.

Il numero elevato di edizioni bresciane, in particolare dei Britannico, contribuisce a rendere la raccolta più preziosa e significativa non solo nell’ambito del territorio provinciale.

Si tratta di una raccolta di carattere generale: racchiude opere letterarie italiane e straniere, testi giuridici, dissertazioni filosofiche, libri scientifici, di storia, d’arte, d’archeologia, di viaggi spesso riccamente illustrati e con legature antiche.

Il numero elevato di edizioni bresciane, in particolare dei Britannico, contribuisce a rendere la raccolta più preziosa e significativa non solo nell’ambito del territorio provinciale.

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