Storia
Torre del Popolo
Palazzolo sull'Oglio
Piazza Castello

Appoggiata sulla torre circolare della “Mirabella” che apparteneva alla cinta dell’antica Rocha Magna, la Torre del Popolo venne costruita tra il 1813 e il 1830, su disegni e progetti di vari architetti.

La forma e l’inusuale altezza della Torre del Popolo sono dovute all’insoddisfazione iniziale degli architetti, che continuarono ad alzarla per ottenere un migliore effetto estetico.

La Torre, con i suoi circa 92 metri di altezza (85 della torre e 7 della statua di San Fedele), oltre a dominare la città di Palazzolo, della quale è simbolo, è la torre civica campanaria, a base circolare, più alta d’Europa.

Le colonne che formano la cella campanaria derivano dall’arco trionfale che i bergamaschi avevano dedicato a Napoleone nel 1812, distrutto dagli Austriaci nel 1820.

Appoggiata sulla torre circolare della “Mirabella” che apparteneva alla cinta dell’antica Rocha Magna, la Torre del Popolo venne costruita tra il 1813 e il 1830, su disegni e progetti di vari architetti.

La forma e l’inusuale altezza della Torre del Popolo sono dovute all’insoddisfazione iniziale degli architetti, che continuarono ad alzarla per ottenere un migliore effetto estetico.

La Torre, con i suoi circa 92 metri di altezza (85 della torre e 7 della statua di San Fedele), oltre a dominare la città di Palazzolo, della quale è simbolo, è la torre civica campanaria, a base circolare, più alta d’Europa.

Le colonne che formano la cella campanaria derivano dall’arco trionfale che i bergamaschi avevano dedicato a Napoleone nel 1812, distrutto dagli Austriaci nel 1820.

Nonostante alcuni rallentamenti dovuti a qualche carenza di fondi e, soprattutto, alla morte di don Cristoforo Chiodi, direttore del progetto, nel 1825 venne conclusa la cupola e l’anno seguente innalzata la prima statua lignea di san Fedele, opera del falegname palazzolese Bernardino Morandi.

Tale statua andò distrutta insieme alla cupola nell’incendio sviluppatosi nel febbraio 1893 durante i festeggiamenti per il giubileo di papa Leone XIII.

Si procedette quindi alla ricostruzione della cupola su progetto dell’architetto Luigi Arcioni, nonché alla realizzazione di una nuova statua del santo, inaugurate nel 1896. La nuova statua è opera dello scultore milanese Marco Antonio Ricci ed è tra i primi esempi di utilizzo della galvanoplastica.

Nonostante alcuni rallentamenti dovuti a qualche carenza di fondi e, soprattutto, alla morte di don Cristoforo Chiodi, direttore del progetto, nel 1825 venne conclusa la cupola e l’anno seguente innalzata la prima statua lignea di san Fedele, opera del falegname palazzolese Bernardino Morandi.

Tale statua andò distrutta insieme alla cupola nell’incendio sviluppatosi nel febbraio 1893 durante i festeggiamenti per il giubileo di papa Leone XIII.

Si procedette quindi alla ricostruzione della cupola su progetto dell’architetto Luigi Arcioni, nonché alla realizzazione di una nuova statua del santo, inaugurate nel 1896. La nuova statua è opera dello scultore milanese Marco Antonio Ricci ed è tra i primi esempi di utilizzo della galvanoplastica.

La cella campanaria era originariamente dotata di cinque campane, che, collocate nel 1831 e fuse durante la Seconda Guerra Mondiale per ricavarne materiali bellici, vennero infine sostituite dal nuovo concerto di dodici campane inaugurato nel 1946 alla presenza del vescovo di Brescia, Giacinto Tredici.

Alla base della Torre si trova una balaustra ornata da statue (raffiguranti i santi Pietro e Paolo, Sebastiano, Giovanni Battista, Fermo e Rustico, Rocco e Maria Maddalena), collocate su un pavimento adattato utilizzando alcune pietre sepolcrali provenienti dallo smantellamento del cimitero adiacente alla vicina Chiesa.

La cella campanaria era originariamente dotata di cinque campane, che, collocate nel 1831 e fuse durante la Seconda Guerra Mondiale per ricavarne materiali bellici, vennero infine sostituite dal nuovo concerto di dodici campane inaugurato nel 1946 alla presenza del vescovo di Brescia, Giacinto Tredici.

Alla base della Torre si trova una balaustra ornata da statue (raffiguranti i santi Pietro e Paolo, Sebastiano, Giovanni Battista, Fermo e Rustico, Rocco e Maria Maddalena), collocate su un pavimento adattato utilizzando alcune pietre sepolcrali provenienti dallo smantellamento del cimitero adiacente alla vicina Chiesa.

SOSTENIAMO L'ENERGIA DEGLI EVENTI

Contattaci per supporto ed informazioni sugli eventi locali

Privacy Policy
Grazie! La tua richiesta di contatto è stata ricevuta!
Oops! Qualcosa è andato storto durante l'invio della mail.