Storia
Cappella di San Rocco
Palazzolo sull'Oglio
Via Gorini

Nel 1485 una grave pestilenza colpì Palazzolo e la Quadra di Mura fu posta in quarantena.

Maturò allora la decisione di edificare un oratorio dedicato a san Rocco, protettore dei malati di peste, nei pressi della chiesa di san Giovanni.

La cappella, addossata al lato sud della chiesa, si presentava come un oratorio rettangolare chiuso da tre lati e aperto ad ovest mediante un arco a sesto acuto; al centro della parete est si trovava probabilmente un altare ligneo e accanto una piccola nicchia (ancora visibile) ricavata nella parete, forse un “lavatoio” per le mani del sacerdote officiante oppure ospitava una cassetta per le elemosine.

Nel 1485 una grave pestilenza colpì Palazzolo e la Quadra di Mura fu posta in quarantena.

Maturò allora la decisione di edificare un oratorio dedicato a san Rocco, protettore dei malati di peste, nei pressi della chiesa di san Giovanni.

La cappella, addossata al lato sud della chiesa, si presentava come un oratorio rettangolare chiuso da tre lati e aperto ad ovest mediante un arco a sesto acuto; al centro della parete est si trovava probabilmente un altare ligneo e accanto una piccola nicchia (ancora visibile) ricavata nella parete, forse un “lavatoio” per le mani del sacerdote officiante oppure ospitava una cassetta per le elemosine.

Notevoli sono gli affreschi, risalenti al 1495, che completano la cappella, opera di almeno due autori vicini alle scuole dei Bembo e dei Da Cemmo, nonché ad artisti locali come il maestro di Martinengo.

L’affresco che occupa la parete centrale raffigura una grande Madonna in trono con in braccio il Bambino.

Alla sua sinistra, si trovano san Sebastiano (in ginocchio)e san Girolamo (in piedi), in abito cardinalizio, che tiene nella mano destra una chiesa, quasi sicuramente l’antica chiesa di Mura; mentre alla destra, si osservano san Rocco, inginocchiato in preghiera, e alle sue spalle san Cristoforo.

Le figure di san Sebastiano e san Rocco sono sormontate da cartigli che sembrano riportare un’invocazione alla Vergine affinché preservi la quadra di Mura dalla peste.

Notevoli sono gli affreschi, risalenti al 1495, che completano la cappella, opera di almeno due autori vicini alle scuole dei Bembo e dei Da Cemmo, nonché ad artisti locali come il maestro di Martinengo.

L’affresco che occupa la parete centrale raffigura una grande Madonna in trono con in braccio il Bambino.

Alla sua sinistra, si trovano san Sebastiano (in ginocchio)e san Girolamo (in piedi), in abito cardinalizio, che tiene nella mano destra una chiesa, quasi sicuramente l’antica chiesa di Mura; mentre alla destra, si osservano san Rocco, inginocchiato in preghiera, e alle sue spalle san Cristoforo.

Le figure di san Sebastiano e san Rocco sono sormontate da cartigli che sembrano riportare un’invocazione alla Vergine affinché preservi la quadra di Mura dalla peste.

Sulla parete posta a sud, nei quattro scomparti, sono raffigurati sant’Antonio abate, san Rocco, la Vergine in trono e san Vincenzo Ferreri.

Nei cinque scomparti della parete a nord san Bernardino, la Madonna, sant’Apollonia, nuovamente la Madonna e san Gottardo.

Il soffitto della cappella infine è decorato da un vivacissimo tappeto di fiammelle su cui spiccano ghirlande di alloro con al centro il monogramma JHS.

Sulla parete posta a sud, nei quattro scomparti, sono raffigurati sant’Antonio abate, san Rocco, la Vergine in trono e san Vincenzo Ferreri.

Nei cinque scomparti della parete a nord san Bernardino, la Madonna, sant’Apollonia, nuovamente la Madonna e san Gottardo.

Il soffitto della cappella infine è decorato da un vivacissimo tappeto di fiammelle su cui spiccano ghirlande di alloro con al centro il monogramma JHS.

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