Cultura
Castello Rocha Magna
Palazzolo sull'Oglio
Piazza Castello

Costruito sulla riva sinistra dell’Oglio tra il IX e il X secolo, il Castello di Palazzolo fu una vera e propria rocca, detta Rocha magna(ovvero un fortilizio occupato da un presidio militare), inserita nell’antico sistema di fortificazioni a difesa del castrum Palatioli.

Centro nevralgico del più ampio sistema difensivo della media valle dell’Oglio, la Rocha magna rappresentò dunque un baluardo bresciano nella lotta contro la bergamasca Mura per il controllo del fiume Oglio, rimanendo un’importante piazzaforte di confine fino alla metà del XIV secolo.

Costruito sulla riva sinistra dell’Oglio tra il IX e il X secolo, il Castello di Palazzolo fu una vera e propria rocca, detta Rocha magna(ovvero un fortilizio occupato da un presidio militare), inserita nell’antico sistema di fortificazioni a difesa del castrum Palatioli.

Centro nevralgico del più ampio sistema difensivo della media valle dell’Oglio, la Rocha magna rappresentò dunque un baluardo bresciano nella lotta contro la bergamasca Mura per il controllo del fiume Oglio, rimanendo un’importante piazzaforte di confine fino alla metà del XIV secolo.

Presenta una pianta trapezoidale cinta da alti muraglionirealizzati con ciottoli di fiume e circondata da un profondo fossato che conogni probabilità non venne mai riempito di acqua.

Le tre torri rotonde, anteriori al XIII secolo, sono denominate “Mirabella”, “Ruellina” e “Torre della porta del soccorso”.

All’interno della Rocha magna si trovava la “Torre della salvezza”, una sorta di vero e proprio mastio, che svolgeva diverse funzioni: dalla sorveglianza della cinta muraria e delle terre esterne al controllo dei cortili interni. Il muraglione era interrotto da due porte, entrambe munite di ponte levatoio: quella “della Riva” (l’attuale ingresso) e quella “del soccorso”, che si apriva sulla campagna.

Presenta una pianta trapezoidale cinta da alti muraglionirealizzati con ciottoli di fiume e circondata da un profondo fossato che conogni probabilità non venne mai riempito di acqua.

Le tre torri rotonde, anteriori al XIII secolo, sono denominate “Mirabella”, “Ruellina” e “Torre della porta del soccorso”.

All’interno della Rocha magna si trovava la “Torre della salvezza”, una sorta di vero e proprio mastio, che svolgeva diverse funzioni: dalla sorveglianza della cinta muraria e delle terre esterne al controllo dei cortili interni. Il muraglione era interrotto da due porte, entrambe munite di ponte levatoio: quella “della Riva” (l’attuale ingresso) e quella “del soccorso”, che si apriva sulla campagna.

Vi era poi un vasto cortile con al centro un pozzo per l’approvvigionamento idrico e alcune abitazioni, oltre ai depositi di armi e masserizie per gli armigeri e alle stalle per i cavalli.

Dal cortile si accedeva ai camminamenti di ronda e si scendeva ai passaggi sotterranei ricavati su due livelli entro le mura stesse, ancora oggi percorribili.

Vi era poi un vasto cortile con al centro un pozzo per l’approvvigionamento idrico e alcune abitazioni, oltre ai depositi di armi e masserizie per gli armigeri e alle stalle per i cavalli.

Dal cortile si accedeva ai camminamenti di ronda e si scendeva ai passaggi sotterranei ricavati su due livelli entro le mura stesse, ancora oggi percorribili.

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